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Non sarà passato inosservato a nessuno il manifestino affisso per Spigno, che annuncia lo stop del trasporto pubblico locale da lunedì 10 dicembre. L’iniziativa di protesta, promossa da UNI.A.MO.LA, l’Unione Azienda Mobilità Lazio che è l’associazione di categoria che si propone di tutelare le piccole e medie aziende del settore rappresentando oltre 50 aziende, farà fermare il trasporto locale in oltre 100 Comuni del Lazio. Un’iniziativa significativa e comprensibile, visto che le imprese non ricevono il dovuto da un anno ed è facile capire come a questo punto non riescono a sostenere le spese per il carburante, la manutenzione dei mezzi e soprattutto gli stipendi dei lavoratori. Nonostante questa iniziativa sia stata ampiamente anticipata alle istituzioni dei vari livelli già da diverse settimane, solo ieri si è tenuto un vertice in Regione dove l’assessore ai trasporti, Luca Malcotti, ha incontrato le aziende di trasporto, le associazioni di settore, oltre a Federlazio e ad Unindustria. L’appuntamento è servito a mettere ancora una volta a fuoco le problematiche che vivono le aziende di trasporto su gomma nei comuni laziali, che hanno ricordato come da ben 14 mesi non percepiscono i pagamenti dalla Regione, e che dal 2001 hanno i contratti in regime di proroga arrivati oramai, è il caso di dirlo, al capolinea. L’assessorato ha costituito un’unità di crisi volta a garantire assistenza alle aziende su modulistica, tempi e modi, al fine di ridurre al minimo l’attesa per l’erogazione dei pagamenti. Inoltre, verrà inviata una lettera esplicativa ai Comuni sulle modalità e dettagli dell’accordo preso, nel tentativo di scongiurare l’interruzione del servizio. Giuseppe Cilia, Presidente di Uni.A.Mo.La., è uscito con un’impressione positiva dal tavolo con Malcotti, dando atto all'assessore del lavoro svolto per evitare il fermo ma sottolineando, in ogni caso, che il problema più impellente è quello dei pagamenti. L’intento del sindacato è quello di ottenere un accesso diretto al credito, per evitare di prolungare oltremodo i tempi di attesa per le aziende che devono reperire la documentazione richiesta. Staremo a vedere nelle prossime ore se lo sciopero sarà confermato, personalmente auspico che il dialogo aperto tra istituzioni ed associazioni di categoria porti ad una soluzione necessaria a garantire i diritti richiesti dalle imprese che mandano avanti, tra mille difficoltà, un settore particolarmente toccato dalla crisi per i costi ad esso connessi. Cosi come devono essere svincolate le somme necessarie al pagamento dei compensi degli operatori impiegati nel trasporto, in modo da scongiurare l’apertura delle procedure di mobilità e cassa integrazione e garantire un sereno Natale a centinaia di lavoratori. Tutto questo, senza dimenticare che il diritto alla mobilità dei cittadini va garantito, in modo particolare in questo momento economicamente drammatico per le famiglie che, per far fronte alla crisi e risparmiare, usano sempre di più il mezzo di trasporto pubblico per recarsi nei luoghi di lavoro e scolastici.